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mercoledì 1 febbraio 2017

I Quattro Moschettieri

Il titolo del film (scansione da pellicola 16mm)
Nel 1936, nei cinema Italiani uscì un film che era, di fatto, un esperimento. Qualcosa che nessuno aveva mai visto prima.

Un lungometraggio per bambini realizzato con delle marionette.

Fu realizzato con le marionette della nota famiglia Colla, burattinai da generazioni, con la regia tecnica di Carlo Campogalliani, eclettico regista che già si era distinto per i film realizzati nel periodo del muto, e poi diventato più noto per alcuni titoli quali "L'Innocente Casimiro", con Macario (1945) o "Bellezze in Bicicletta" con Silvana Pampanini e Delia Scala (1951) o per il suo passaggio ai film dei "Sandaloni" (i "Peplum", quelli dedicati agli eroi della Mitologia come Ulisse e Maciste) negli ultimi anni.

"I Quattro Moschettieri" si poneva come risposta alla produzione estera di Cartoni Animati e certamente si tratta del primo lungometraggio per bambini realizzato nel nostro paese.

Ma perchè "I Quattro Moschettieri"? Non tanto perchè poteva essere un'ottima storia da narrare con i burattini, o un divertente film d'avventura; tutto nasce da una trasmissione radiofonica. Per l'esattezza la rivista radiofonica più famosa di tutti i tempi, trasmessa dalla EIAR (poi RAI) di Torino dal 18 ottobre 1934 fino al 4 luglio 1935 (1a stagione), scritta da Angelo Nizza e Riccardo Morbelli, a cura del comico Riccardo Massucci (Seguirono altre due stagioni nel 36 e nel 37).

Il primo libro di Angelo Bioletto
La trasmissione doveva essere anch'essa un'opera per ragazzi, ma Nizza e Morbelli riscrissero la storia in chiave comica, inserendo così tra i vari protagonisti alcuni personaggi prettamente italiani, come Arlecchino, e, tra gli altri, persino gli ormai notissimi Stanlio e Ollio, strizzando un'occhio all'attualità di allora, liftati dal loro ruolo di grande successo nel Fra Diavolo. La trasmissione finì per appassionare il pubblico di ogni età, divenne un fenomeno di costume e costituì persino il primo caso di sponsorizzazione pubblicitario in Italia.

Dalla trasmissione furono tratti innanzitutto un album di figurine, che, una volta completato, avrebbe potuto essere trasformato in ricchi premi (per questo motivo vennero stampate alcune figurine molto rare, tra cui l'introvabile "Feroce Saladino", che divenne persino un modo di dire nell'Italia di allora) e in seguito due libri illustrati dal fumettista italiano Angelo Bioletto, pubblicati nel 1935 e nel 1937.

Dopo l'uscita del primo libro di Bioletto, venne prodotto il lungometraggio, che nella pubblicità del film fece leva fondamentalmente sui personaggi di Stanlio e Ollio, o meglio, FRIC e FROC, come vengono soprannominati. Questo perchè in quegli anni la coppia Laurel & Hardy in Italia era nota come "Cric e Croc" e spesso veniva pubblicizzata come tale. Probabilmente per eludere qualunque eventuale problema di diritti, i loro nomi vennero "modificati", nonostante la loro immagine fosse proprio quella, già utilizzata sia nell'album delle figurine che nel libro illustrato.